Alla deriva tra equazioni, proporzioni e algoritmi? Questo canale YouTube fa per voi
La Giornata Mondiale dell’Insegnante è dietro l’angolo e per questo oggi diamo voce a un docente che riesce a rendere la matematica una cosa interessante per tutti! Sappiamo che la matematica può essere un ostacolo per molte persone: basta perdere un passaggio e il resto risulta incomprensibile. Elia Bombardelli, docente trentino 34enne – per il quale la materia in questione non ha segreti – ha trovato un modo di renderla accessibile, e persino interessante, attraverso lo strumento dei video su YouTube: “Talvolta si sottovaluta il potere dell’editing – spiega – che in una decina di minuti, integrando le spiegazioni a voce con appunti scritti e schemi, permette di organizzare e condensare gli elementi salienti di un’intera lezione in modo straordinariamente efficace”. Non è l’unico a pensarlo, dal momento che il suo canale YouTube ha raggiunto i 461mila iscritti: una cifra importante quando si parla di insegnamento in Italia.
La nascita e la crescita del canale
I primi video su YouTube risalgono al 2012. “L’idea mi è venuta quando studiavo all’università – ricorda –: per preparare un esame avevo utilizzato dei video in lingua inglese; poi, una volta diventato professore, ho controllato se ce ne fossero in italiano per le scuole superiori”. La ricerca ha dato esito negativo, almeno per quanto riguarda la matematica. “Ho iniziato così a realizzarli e a caricarli su YouTube: è stata la scelta più naturale e si è presto rivelata vincente, perché, oltre ad essere una piattaforma video, YouTube è anche un motore di ricerca molto efficiente”. È nata così una community di studenti, genitori che vogliono aiutare i figli con i compiti, persone che devono prepararsi per un concorso e addirittura docenti che utilizzano i video per le loro lezioni: “Una grande classe virtuale sempre pronta a darmi feedback e consigli”.
Integrare la didattica tradizionale
Ma perché la matematica risulta così ostica? Secondo Elia, i problemi principali sono due. “In primo luogo, a differenza di altre materie i prerequisiti contano molto: se hai perso un passaggio o non hai colmato alcune lacune precedenti fai molta fatica a recuperare e a stare al passo”. Il secondo è il carattere apparentemente astratto del contenuto. “È difficile far capire a cosa serve e questo genera demotivazione. La sfida per noi docenti è spiegare che, ad esempio, anche dietro a un filtro di Instagram c’è matematica. Per superare entrambi gli ostacoli occorre trovare un approccio nuovo e un linguaggio attuale. “Il video è uno strumento strategico, che non sostituisce la didattica tradizionale, ma la integra”. Infatti Elia – che insegna al Liceo Steam International di Rovereto e tiene parte di un corso in matematica generale all’Università Bocconi – invita gli studenti a utilizzarlo per ripassare. “Oppure, al contrario, chiedo loro di vederlo prima della lezione, così in aula abbiamo più tempo per le domande e per gli esercizi”.
Il ruolo della community
La community è uno dei punti di forza del canale e, oltre a produrre contenuti, Elia dedica molto tempo al dialogo con i suoi alunni: “Loro imparano da me e io imparo da loro”. Sono fondamentali, in questo processo, le funzioni che YouTube offre: “Dai commenti traggo informazioni preziose, ma non solo. Posso vedere a ogni istante del video la percentuale di utenti che ha abbandonato la visione, rendendomi così conto di aver fatto un’affermazione poco chiara o di aver trattato un argomento complicato”. Anche se, in fondo, “la cosa più bella sono i commenti delle persone che mi ringraziano per averle aiutate a sbloccare una situazione che sembrava irrecuperabile, o che grazie ai miei video hanno finalmente superato un esame: è una grande soddisfazione e una grande responsabilità allo stesso tempo”.
Gli strumenti di Google
I risultati che Elia ha raggiunto sono legati alla qualità e all’accuratezza dei contenuti che pubblica, a un linguaggio semplice ma rigoroso e all’organizzazione dei video in playlist tematiche che facilitano la navigazione e permettono di trovare ciò che si sta cercando. “La crescita del mio canale YouTube è avvenuta in modo organico” conferma. Inoltre, equazioni e radicali non scadono, chiunque può averne bisogno in ogni momento”. La “monetizzazione” dell’attività avviene grazie a Google AdSense: “Non devo fare altro che lavorare ai miei contenuti, migliorandoli di giorno in giorno: il resto procede da sé”. Sul piano pratico e organizzativo, oltre a YouTube, nel suo lavoro a scuola, Elia sfrutta invece la suite di Google Workspace: “La didattica a distanza non sarebbe stata neppure ipotizzabile senza strumenti come Google Meet, Gmail, Drive e Classroom. Da quando è stato possibile il rientro in classe, noi docenti abbiamo continuato a utilizzarli integrandoli nelle nostre attività quotidiane: non avrebbe senso farne a meno dal momento che rendono più rapida ed efficace l’organizzazione e la condivisione dei contenuti, facilitano la comunicazione e permettono di mantenere un filo diretto tra noi insegnanti e con gli studenti”.
In futuro, Elia punta ad alimentare e a far crescere ulteriormente il suo canale, che contiene anche video di alcuni esperimenti scientifici. D’altronde, questo è solo il punto di partenza per nuove opportunità: “YouTube per me è stato un trampolino di lancio che mi ha permesso di avviare collaborazioni nel settore dell’editoria scolastica, e non solo”. Con la visibilità che ha acquisito, Elia ha ricevuto tante offerte di lavoro. “Per il momento, però, voglio continuare ad insegnare e a promuovere l’integrazione tra didattica tradizionale e strumenti digitali, affinché sempre più persone possano superare la loro ritrosia verso la matematica; e perché no, anche ad appassionarsi a questa materia così utile e affascinante”.