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Blog di Google Italy

Da Copenaghen a Milano, le cargo bike pedalano verso il futuro grazie al digitale



Frida sulla bici con due bambini

Per poter tenere il passo con l’innovazione le competenze digitali sono fondamentali, che si tratti di far crescere la propria attività oppure per migliorare il proprio percorso professionale. È proprio per facilitare questi obiettivi che da tempo Google è impegnata nella formazione sulle competenze digitali in Italia, attraverso iniziative come Crescere in Digitale, i Google Digital Training, e il più recente Italia in Digitale, che hanno permesso a oltre un milione tra persone e imprese di migliorare la propria presenza online e promuovere la propria attività verso un pubblico potenzialmente globale.

Negli anni abbiamo parlato con moltissime aziende, in particolare piccole e medie imprese, che ci hanno raccontato come gli strumenti di Google siano stati trasformativi per far crescere le loro attività. In alcuni casi questi strumenti hanno permesso una ripresa economica grazie alle opportunità di export, in altri sono stati un elemento chiave per continuare a operare durante la pandemia, mentre in altri ancora hanno ispirato nuove idee per entrare in contatto con potenziali clienti. Quello che abbiamo imparato da queste storie è che il digitale offre un vantaggio competitivo a qualunque tipo di impresa.

A questo proposito, in occasione della Giornata Mondiale della Bicicletta vogliamo raccontare la storia di un’azienda che sta pedalando con successo verso il futuro: Fridabike, realtà milanese che ha trasformato la passione per le biciclette, in particolare per le cargo bike, in una vera e propria impresa, sfruttando tutte le potenzialità offerte dal digitale.

La sua fondatrice, Antonella Pesenti, ha calcato per venti anni le passerelle dell’alta moda, ma è stato un viaggio in Danimarca nel 2015 a farle scoprire la nuova frontiera delle cargo bike.

“Non ho mai avuto la macchina per scelta ambientale e per una questione di costi,” racconta Antonella. “Con la nascita dei miei figli però ho dovuto abbandonare la mia amata bici. Poi durante un viaggio a Copenaghen ho visto una mamma in sella a una cargo bike con i suoi bambini, e poi ne ho viste tante altre. E mi sono innamorata dell’idea.”

“La cargo bike è un mezzo di trasporto completo. Può portare fino a 150 Kg e a volte ha un vano di carico più capiente di quello del baule di una macchina”, racconta Antonella, che col tempo ha imparato persino ad aggiustare queste speciali biciclette e a sostituirne i pezzi. “All’inizio il mio lavoro da modella mi ha aiutato a finanziare l’attività. Nessuno a Milano aveva una cargo bike, ma tante mamme mi fermavano per avere informazioni. Ho fatto nascere la domanda, creando la cultura e iniziando a radunare la comunità dei carghisti italiani. Oggi importo bici dalla Danimarca, le monto e faccio riparazioni per i miei clienti.”

Il digitale per ripartire

“Quando è scoppiata la pandemia, durante il primo lockdown volevo chiudere. Poi mi sono fatta forza. Non vedendo più gente in negozio ho pensato a cosa potevo fare da casa”. Così Antonella ha aperto il computer e ha creato un e-commerce navigabile su Fridabike.com per permettere ai clienti di acquistare online, anche a distanza, utilizzando gli strumenti promozionali offerti da Google per farsi conoscere.

“Senza Google non avrei avuto nemmeno un cliente, non solo durante il lockdown – racconta Antonella. Il mio negozio è all'interno di un cortile dell'Ottocento il cui portone è sempre chiuso e non c'è più nemmeno l'insegna sulla strada. Gli utenti trovano il sito di Fridabike più del 50% delle volte direttamente dalla homepage di Google, poi arrivano social media e passaparola. Le foto di Fridabike sul Profilo dell’attività su Google hanno più visualizzazioni di quelle sul sito ufficiale. E Google Maps, utilizzato tantissimo dai clienti per rintracciare un negozio di biciclette vicino a loro o il mio, offre orari aggiornati in tempo reale, più del sito ufficiale. Ho attivato questi strumenti da sola, sono davvero alla portata di chiunque. Senza Google la mia crescita sarebbe stata lentissima. Se avessi aperto il negozio venti anni fa, vendendo un prodotto così particolare, penso sarei durata un mese e poi avrei chiuso”.

Oggi Antonella vende in tutta Italia, e anche all'estero, senza avere una vetrina fisica. Il suo vero negozio è la vetrina online, mentre il negozio fisico è molto utile per chi ha la possibilità di recarsi da lei per provare le biciclette o per una riparazione. Inoltre, per aiutare clienti e curiosi a distanza con informazioni in italiano altrimenti difficili da reperire, Antonella ha aperto un canale YouTube su cui pubblica dei video tutorial molto apprezzati.

Mentre ci appassioniamo alle cargo bike grazie ai suoi video, vi auguriamo una felice Giornata Mondiale della Bicicletta!