Dal Senegal all’arte vetraria veneziana: la storia di Muranero
Da bambino Moulaye Niang fece una gita scolastica da Dakar a Venezia, e gli insegnanti lo portarono ad assistere alla dimostrazione di un vetraio sull’isola di Murano. Fu una vera e propria folgorazione: le forme, i colori, l’abilità dell’artigiano nel plasmare le opere sulla fiamma. Decise quel giorno che, una volta adulto, sarebbe tornato per imparare l'arte vetraria e aprire il proprio atelier a Venezia. È stato così che nel 2006, dopo quattro anni di apprendistato alla Scuola del Vetro Abate Zanetti, è nata la storia di Muranero.
Oggi Moulaye realizza gioielli formati da meravigliose perle di vetro, che uniscono il fascino della tradizione di Murano alle influenze africane dell’artista, nato e cresciuto a Dakar, in Senegal. “La mia principale fonte di ispirazione però sono le persone, le loro storie,” ci ha raccontato Moulaye. “Creare significa andare oltre i propri limiti, scoprire l’altro e il mondo. Mi lascio guidare dalla luce della giornata, da un suono. La perla più bella che ho realizzato, però, l’ho creata pensando a un tramonto africano che avevo nella memoria. E l’ho regalata a mia sorella.”
Oltre alla clientela ormai affezionata che lo va a trovare in atelier nel sestiere veneziano di Castello, la presenza digitale ha permesso a Moulaye di raggiungere un nuovo pubblico, ed è parte integrante del suo successo: grazie all’e-commerce di Muranero, dove si possono ammirare e acquistare alcuni dei prodotti realizzati da Moulaye, ma anche prenotarsi per workshop e attività, e anche grazie a strumenti Google come Profilo dell’attività, che secondo Moulaye sta aiutando moltissimo a far conoscere il brand. “Lo segue mia moglie, e da quando l’abbiamo aperto il nostro giro di clienti è aumentato del 30%,” racconta.
Oggi, vendiamo in tutto il mondo. Abbiamo notato che più curi il Profilo dell’attività, mettendo foto, ottenendo recensioni positive, aggiornando le informazioni, più si ottengono risultati concreti.
Si tratta, secondo l'impresa, di un’ottima presentazione e un canale di contatto diretto per "tutti quei clienti che li trovano grazie alle ricerche Google, che sono circa il 70% dei nostri visitatori online."
L’approccio artistico di Moulaye mira a traghettare un’arte radicata nella tradizione in una contemporaneità fatta anche di digitale e di contaminazioni. “Venezia è una città che da sempre si contamina con il mondo,” commenta Moulaye. “Arricchisce la propria cultura con quella delle persone che vengono a visitarla. Negli anni ho avuto collaborazioni con designer italiani, americani, giapponesi, turchi. Cerco di coinvolgere persone che possono arricchirmi con nuove culture, influenzare le mie creazioni.”
Secondo il suo fondatore, quella di Muranero è la storia di come sia possibile iniettare linfa nuova ed esaltare la grande tradizione artigiana italiana attraverso la contaminazione di idee e un uso sapiente degli strumenti digitali. Un percorso partito dal Senegal e arrivato al cuore di Venezia, che oggi Moulaye riconosce come luogo d’elezione.