Tenere le merci contraffatte fuori dalla pubblicità
Internet rende enormemente più semplice avviare una nuova attività imprenditoriale e raggiungere un pubblico eccezionalmente vasto. Purtroppo, però, c’è chi abusa dei servizi online per cercare di proporre prodotti contraffatti. Ovviamente non si tratta di un problema che colpisce solamente il mondo online, ma con il crescere di Internet sono aumentati di conseguenza anche i tentativi di pubblicizzare e vendere merce contraffatta tramite questo canale.
Con più di un milione di inserzionisti AdWords in oltre 190 Paesi, come fare a mettere al bando coloro che violano le nostre chiare policy contro la pubblicità online di falsi? Soltanto negli ultimi sei mesi del 2010, ad esempio, abbiamo chiuso circa 50.000 account AdWords che hanno provato a pubblicizzare merci falsificate. Non esiste tuttavia una soluzione unica e ottimale; piuttosto, è un po’ come il gatto che rincorre il topo ed è per questo che continuiamo a lavorare per migliorare ogni giorno le nostre procedure e gli strumenti pensati per tenere a distanza i disonesti.
Ed ecco perché oggi annunciamo tre novità volte a migliorare ulteriormente la collaborazione con i detentori dei marchi, per affrontare il problema e impedire che i falsari abusino dei nostri servizi. Ecco di seguito il dettaglio degli annunci:
- prenderemo provvedimenti entro 24 ore in seguito a reclami attendibili relativi a falsificazioni su AdWords. Già nel 2009 avevamo annunciato un nuovo modulo per semplificare e velocizzare la notifica di un abuso da parte dei legittimi proprietari dei brand. Ora ridurremo a un massimo di 24 ore il nostro tempo medio di risposta ai reclami, posto ovviamente che lo strumento venga utilizzato in modo responsabile.
- miglioreremo le verifiche anti-falsificazione su AdSense. Abbiamo sempre proibito ai nostri partner AdSense di ospitare gli annunci di Google su siti che vendano merci contraffatte o includano link a siti di questo tipo. Lavoreremo ancora più a stretto contatto con i proprietari dei brand per identificare chi viola le norme e, laddove necessario, li espelleremo dal programma AdSense.
- abbiamo creato un nuovo help center online per la segnalazione delle contraffazioni. In questo modo, vogliamo rendere ancora più semplice per utenti e titolari dei brand trovare i moduli e le informazioni per segnalarci gli abusi.
Queste novità testimoniano il nostro impegno nel facilitare la cooperazione con i legittimi proprietari dei brand, una cooperazione assolutamente necessaria per combattere la vendita di merci contraffatte online. AdWords è solo uno strumento di collegamento tra inserzionisti e consumatori e non possiamo sapere se uno specifico oggetto tra milioni di prodotti pubblicizzati sia un falso oppure no.
Ovviamente, non ci limitiamo solo a rispondere alle richieste di rimozione avanzate dai titolari dei marchi. Utilizziamo, ad esempio, i loro feedback per perfezionare sempre più i nostri strumenti automatici, che analizzano migliaia di segnali in ciascun passaggio del processo pubblicitario e sono mirati a cercare di evitare che gli annunci che violano i termini e le condizioni vengano proprio pubblicati. Investiamo risorse rilevanti sia in termini di ingegneri sia di sistemi informatici per prevenire violazioni delle policy degli annunci pubblicitari, contraffazione inclusa. Solo nello scorso anno l’investimento globale è ammontato a oltre 60 milioni di dollari e, durante il secondo semestre 2010, più del 95% degli account rimossi per contraffazione sono stati identificati come risultato delle nostre attività. Nessun sistema è perfetto, ma i feedback dei titolari dei brand ci hanno aiutato a migliorare nel tempo. A mano a mano riceve informazioni sugli annunci che non ha riconosciuto in precedenza, infatti, il nostro sistema diventa sempre più efficace nel neutralizzare i modi sempre nuovi impiegati dai truffatori per nascondere le loro azioni.
Sebbene i nostri sistemi migliorino con il tempo, la sfida alla contraffazione resta comunque molto complessa e quindi continuiamo a investire in misure in grado di contrastare il fenomeno. In fondo, un utente Google imbrogliato da un falso farà meno volentieri click su un altro annuncio di Google in futuro. Gli annunci che promuovono prodotti contraffatti non hanno conseguenze negative solo per i legittimi proprietari dei brand falsificati ma anche per gli utenti, che possono comprare senza rendersene conto merce scadente, e anche per Google.