Un aggiornamento su Google News in Spagna
Traduzione del post pubblicato sul blog di Google Spagna
Dopo l’11 settembre uno dei nostri ingegneri, Krishna Bharat, scoprì che i risultati della ricerca “World Trade Center” non includevano nessuna informazione sugli attacchi terroristici. Inoltre, era estremamente difficile confrontare notizie provenienti da diverse fonti o da diversi paesi perché i siti web erano isole nella rete. Ecco come nacque Google News, un servizio che ora è disponibile in più di 70 edizioni internazionali, in 35 lingue.
Google News è un servizio apprezzato e utilizzato da milioni di utenti, di cui molti in Spagna. È gratuito e include fonti che spaziano dai principali quotidiani del mondo a piccole pubblicazioni locali e blog. Gli editori possono decidere se far apparire i loro articoli su Google News o no; la grande maggioranza di loro ha deciso di essere incluso per un’ottima ragione. Google News, infatti, crea un reale valore per queste testate, in quanto indirizza utenti ai loro siti e tali accessi contribuiscono a generare ricavi attraverso la pubblicità.
Purtroppo, come risultato di una nuova legge spagnola, tra pochi giorni ci vedremo costretti a chiudere Google News in Spagna. Lasciatemi spiegare perché. Questa nuova legge impone alle testate di richiedere un compenso a Google News per mostrare anche piccoli snippet del loro testo, indipendentemente dal fatto che queste vogliano farsi pagare o no. Dal momento che Google News non genera ricavi (non mostriamo nessuna pubblicità sul sito) questo approccio semplicemente non è sostenibile. Perciò, è con grande dispiacere che il 16 dicembre (prima dell’entrata in vigore della nuova legge a gennaio) rimuoveremo gli editori spagnoli da Google News e chiuderemo Google News in Spagna.
Per secoli, gli editori si sono scontrati con i limiti insiti nella distribuzione delle copie stampate. Internet ha cambiato tutto, creando incredibili opportunità ma anche sfide concrete per gli editori, che hanno visto aumentare la competizione nell’attrarre lettori e investimenti pubblicitari. Noi continueremo a impegnarci per aiutare l’industria dell’informazione ad affrontare queste sfide e siamo felici di continuare a collaborare con le migliaia di partner che abbiamo nel mondo, così come in Spagna, per aiutarli ad aumentare lettori e fatturato online.