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Blog di Google Italy

Un nuovo percorso per Privacy Sandbox sul web



Abbiamo sviluppato Privacy Sandbox con l'obiettivo di trovare soluzioni innovative che possano migliorare significativamente la privacy online e al tempo stesso preservare un internet supportato dalla pubblicità che sostiene un ecosistema di publisher attivo, mette in contatto le aziende con i clienti e offre a tutti accesso libero a un'ampia gamma di contenuti.

Nel corso di questo processo abbiamo ricevuto feedback da numerose parti interessate, inclusi regolatori come l'Autorità per la concorrenza e i mercati del Regno Unito (CMA) e l'Information Commissioner’s Office del Regno Unito (ICO), publisher, sviluppatori web ed enti di normazione, società civile e attori appartenenti al settore pubblicitario. I loro riscontri ci hanno aiutato a creare soluzioni che mirano a supportare un mercato competitivo e fiorente per publisher e inserzionisti, e a incoraggiare l'adozione di tecnologie che migliorino la privacy.

I primi test condotti da società di tecnologia pubblicitaria, tra cui Google, hanno indicato che le API Privacy Sandbox hanno il potenziale per raggiungere questi risultati. E prevediamo che le prestazioni complessive ottenute utilizzando le API Privacy Sandbox miglioreranno nel tempo con l'aumento di adozione nel settore. Allo stesso tempo, riconosciamo che questa transizione richieda un lavoro significativo da parte di molti partecipanti e avrà un impatto su publisher, inserzionisti e tutti coloro che sono coinvolti nella pubblicità digitale.

Alla luce di ciò, proponiamo un approccio aggiornato che consenta alle persone di scegliere. Invece di eliminare i cookie di terze parti, prevediamo di introdurre una nuova esperienza in Chrome che consenta agli utenti di fare una scelta informata che si applica a tutta la loro navigazione sul web, una scelta che sarà possibile modificare in qualsiasi momento. Stiamo discutendo questo nuovo percorso con le autorità di regolamentazione e coinvolgeremo il settore nel corso dell’implementazione.

Con l’avanzare della situazione, resta importante che gli sviluppatori dispongano di alternative adatte a preservare la privacy. Continueremo a rendere disponibili le API Privacy Sandbox e a investire in esse per migliorare ulteriormente la privacy e l'utilità. Intendiamo inoltre offrire controlli sulla privacy aggiuntivi, e prevediamo di introdurre la protezione IP nella modalità di navigazione in incognito di Chrome.

Siamo grati a tutte le organizzazioni e agli individui che hanno collaborato con noi negli ultimi quattro anni per sviluppare, testare e adottare Privacy Sandbox. E mentre finalizziamo questo approccio, continueremo a consultare la CMA, l'ICO e altri regolatori a livello globale. Ci auguriamo di poter continuare la collaborazione con l’ecosistema nella prossima fase del viaggio verso un web più privato.