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Blog di Google Italy

Come ottemperiamo al Digital Markets Act



Questa settimana entra in vigore il Digital Markets Act (DMA), il regolamento dell'Unione Europea per le aziende designate. Oggi condividiamo ulteriori dettagli sulle modifiche che stiamo apportando per osservarlo, in seguito ai test sui prodotti che abbiamo annunciato all'inizio di quest'anno.

Le modifiche che abbiamo apportato sono il risultato di un intenso lavoro durato molti mesi da parte di ingegneri, ricercatori, product manager e product designer di tutta l'azienda. Durante tutto questo processo, abbiamo collaborato ampiamente con la Commissione Europea, le parti interessate del settore e le associazioni dei consumatori, anche attraverso numerosi workshop, eventi e discussioni dirette.

Il nostro obiettivo è sempre stato quello di creare prodotti utili, innovativi e sicuri. Molte delle nuove regole prevedono compromessi difficili che avranno un impatto sulle persone e sulle aziende che utilizzano i nostri prodotti. Ad esempio, le modifiche ai nostri risultati di ricerca potrebbero inviare più traffico a grandi intermediari e aggregatori e meno traffico a fornitori diretti come hotel, compagnie aeree, commercianti e ristoranti. Alcune delle funzionalità che abbiamo sviluppato per le persone per aiutarle a svolgere le proprie attività online in modo rapido e sicuro, come per esempio fornire suggerimenti tra diversi prodotti, non funzioneranno più allo stesso modo. Nell’implementare le nostre misure di conformità abbiamo cercato di bilanciare varie questioni importanti e di coinvolgere gli stakeholder rilevanti in relazione a questi compromessi.

Di seguito sono disponibili maggiori informazioni sulle modifiche:

Cambiamenti per le persone e per le imprese

  • Modifiche ai risultati di ricerca : abbiamo ora implementato oltre 20 modifiche di prodotto, inclusa l'introduzione di unità e chip dedicati per aiutare le persone a trovare siti di confronto in aree come voli, hotel e shopping. Abbiamo rimosso alcune funzionalità dalla pagina dei risultati di ricerca che aiutano i consumatori a trovare attività commerciali, come l'unità Google Voli.
  • Choice screen (schermate di scelta): quando si utilizza un telefono Android, è possibile cambiare facilmente motore di ricerca o browser. Nell'ambito del DMA, mostreremo schermate di scelta aggiuntive, progettate sulla base di ricerca e testing degli utenti, nonché sul feedback ricevuto dal settore. Sarà possibile vederli sui telefoni Android durante la configurazione di un dispositivo e presto su Chrome per desktop e dispositivi iOS.
  • Consensi aggiuntivi per il collegamento dei servizi Google: attualmente condividiamo dati tra alcuni prodotti e servizi Google per determinati scopi, tra cui la personalizzazione dei contenuti e degli annunci, a seconda delle impostazioni degli utenti. Oggi, le persone nello Spazio economico europeo possono visitare le impostazioni del proprio account Google e scegliere se desiderano continuare a condividere i dati tra i servizi Google collegandoli. Le persone potrebbero anche vedere nuovi banner di consenso che chiedono loro se desiderano collegare i propri servizi Google. Inoltre, stiamo apportando numerosi aggiornamenti ai nostri prodotti e strumenti pubblicitari per aiutare gli inserzionisti a comunicare il consenso per i dati che raccolgono, in conformità con le nostre norme relative al consenso degli utenti dell'UE, disponibili da tempo.

Strumenti per gli sviluppatori

  • App e app store di terze parti: il DMA richiede che i sistemi operativi gatekeeper consentano alle persone di utilizzare app e app store di terze parti. Attraverso Android, lo facciamo già. Gli utenti Android sono sempre stati liberi di scaricare app e app store di terze parti sui propri dispositivi e le app e gli app store di terze parti possono essere preinstallati sui dispositivi Android tramite accordi con i produttori Android. Le app possono anche essere trasferite dagli utenti tramite internet su un dispositivo Android. L'anno scorso abbiamo implementato funzionalità in Android 14 che consentono agli app store di terze parti di funzionare ancora meglio per le persone e consentono agli app store di terze parti di aggiornare le app più facilmente.
  • Fatturazione alternativa: il DMA richiede che gli app store gatekeeper consentano agli sviluppatori di utilizzare sistemi di fatturazione alternativi per il completamento degli acquisti in-app. Abbiamo già lanciato due programmi che consentono agli sviluppatori di app di effettuare transazioni con i propri utenti dello Spazio economico europeo tramite il sistema di fatturazione dello sviluppatore, anziché tramite il sistema di fatturazione di Google Play:
  • La fatturazione scelta dall'utente (nota come UCB, User-choice billing) ha permesso agli sviluppatori di app di offrire il proprio sistema di fatturazione insieme alla fatturazione di Google Play. Questo è il modo più imparziale per offrire una fatturazione alternativa, poiché dà all'utente il pieno controllo del metodo di transazione che preferisce; questa settimana espanderemo il programma agli sviluppatori di gaming.
  • Nel 2022, abbiamo anche lanciato un'ulteriore opzione di fatturazione alternativa per gli sviluppatori di app attraverso il nostro programma per lo Spazio economico europeo e questa settimana espanderemo il programma agli sviluppatori di gaming. Gli sviluppatori idonei possono scegliere di offrire ai propri utenti solo il proprio sistema di fatturazione, senza alcuna opzione per utilizzare la fatturazione di Google Play.
  • Programma di offerte esterne: sebbene Google Play consenta già agli sviluppatori di comunicare liberamente con i clienti all'esterno della propria app in merito a offerte o opzioni a basso costo disponibili su un app store rivale o sul sito web dello sviluppatore, stiamo aggiungendo ulteriori opzioni in conformità con il DMA. A partire dal 6 marzo, lanceremo un programma che consentirà agli sviluppatori di app distribuite su Play di condurre direttamente al di fuori dell'app le persone nello Spazio economico europeo, anche per promuovere le offerte.

Trasparenza e condivisione dei dati

  • Dati e analisi: quando le aziende utilizzano i nostri prodotti per raggiungere i clienti, forniamo loro informazioni dettagliate sul rendimento dei loro siti web, app, video e annunci. Forniamo da tempo questi approfondimenti su Play e Search Console, Merchant Center, Google Analytics, Google Ads e altre varie dashboard e API. Forniamo inoltre agli inserzionisti dati dettagliati, in modo che sappiano quanto costano le loro campagne e forniamo ai publisher dati che consentono loro di monitorare gli importi che ricevono per la pubblicazione degli annunci. Come sempre, le piattaforme pubblicitarie di Google non prevedono costi nascosti. Sebbene Google fornisca già informazioni significative sui prezzi, in base al DMA gli inserzionisti e i publisher nello Spazio economico europeo potranno ricevere alcuni dati aggiuntivi, che verranno condivisi in modo da proteggere la privacy delle persone le informazioni sensibili dal punto di vista commerciale dei clienti.
  • Portabilità dei dati: da oltre un decennio offriamo alle persone la possibilità di scaricare o trasferire una copia dei propri dati da più di 80 prodotti Google. Continuiamo a investire in Google Takeout, nella Data Transfer Initiative e nella portabilità dei dati in senso più ampio. Per soddisfare i nuovi requisiti relativi allo spostamento dei dati su un'app o un servizio di terze parti, dopo la versione beta, la nostra Data Portability API per gli sviluppatori verrà lanciata nello Spazio economico europeo questa settimana.

Dialogo costante con la Commissione europea e con il settore

Il nostro approccio per la conformità alla normativa si è svolto con trasparenza e apportando modifiche significative ai prodotti, anche laddove temiamo che alcune norme possano ridurre le scelte a disposizione delle persone e delle imprese in Europa. Riteniamo che un’interpretazione e un’applicazione coerenti di queste nuove regole da parte di tutte le società designate saranno fondamentali per garantire condizioni di parità per le imprese e i consumatori europei in futuro.

Superata la scadenza di marzo, continueremo a collaborare con la Commissione europea e con il settore per garantire di continuare a offrire prodotti e servizi utili, sicuri e conformi alle persone e alle imprese in Europa.