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Blog di Google Italy

Privacy Sandbox: raggiunta la disponibilità generale per il web



Oggi annunciamo un traguardo importante per Privacy Sandbox per il web: abbiamo infatti raggiunto la “disponibilità generale” in Chrome per le API di pertinenza e misurazione degli annunci. Questo traguardo è un passo significativo verso un web più privato.

Il lavoro svolto finora

Abbiamo introdotto l’iniziativa Privacy Sandbox nel 2019 per migliorare la privacy su tutto il web (e Android) continuando allo stesso tempo a fornire alle aziende gli strumenti necessari per il loro successo oggi. Da allora, abbiamo collaborato con numerosi stakeholder diversi, tra cui publisher, sviluppatori, fornitori di tecnologia pubblicitaria, consumatori e non solo, per progettare e sviluppare nuove soluzioni che permettano di raggiungere questo obiettivo.

Abbiamo adottato questo approccio perché crediamo che sia fondamentale migliorare la privacy e allo stesso tempo preservare l’accesso alle informazioni, che si tratti di notizie, guide che spiegano passo dopo passo come svolgere un’attività, o ancora video divertenti. Senza alternative ai cookie di terze parti incentrate sulla privacy e sostenibili, come Privacy Sandbox, rischiamo di ridurre l’accesso alle informazioni per tutte le persone e incentivare tattiche invasive come il browser fingerprinting.

Video introduttivo di Privacy Sandbox
10:25

La disponibilità generale delle API di Privacy Sandbox permette ai fornitori e agli sviluppatori di tecnologia pubblicitaria di testare queste nuove tecnologie su larga scala nei loro prodotti e servizi, dal momento che ora sono disponibili per la maggior parte degli utenti di Chrome.1

Nuovi controlli per gli utenti Chrome

Abbiamo anche lanciato nuovi controlli per la privacy per gli annunci in Chrome, che consentono alle persone di gestire il modo in cui le tecnologie di Privacy Sandbox possono essere usate per mostrare loro gli annunci. Questi controlli permettono agli utenti di personalizzare la propria esperienza scegliendo gli argomenti degli annunci a cui sono interessati, le API di pertinenza e misurazione che vogliono abilitare e non solo.

I benefici della collaborazione

Non saremmo riusciti a raggiungere questo traguardo senza la collaborazione dell’intero settore, e siamo grati a tutti gli stakeholder che hanno fatto uso di queste tecnologie fino a oggi.

"Il futuro del commerce media dipende da soluzioni scalabili e open-source che rispettino le aspettative dei consumatori, e l’annuncio di oggi offre a Criteo e ad altri operatori del settore una preziosa opportunità per intensificare le attività di test e acquisire una conoscenza più approfondita dell'utilità delle API Privacy Sandbox. Criteo intende continuare a investire nell’iniziativa Privacy Sandbox, un elemento chiave del nostro approccio multiforme all'indirizzabilità, e intendiamo mantenere la nostra forte collaborazione con Chrome".- Todd Parsons, Chief Product Officer, Criteo

“In PrimeAudience, il primo network pubblicitario costruito sulla base delle API Privacy Sandbox, siamo lieti di vedere una maggiore disponibilità di API a tutela della privacy per gli annunci in Chrome. Questo ci consentirà di portare i nostri esperimenti a un livello superiore e di formulare ipotesi di test per il primo trimestre del 2024, quando l'1% degli utenti di Chrome sarà completamente privo di cookie. Invitiamo altri leader e pionieri del settore pubblicitario a unirsi a noi nel creare un web aperto florido e privacy-first”. - Mateusz Rumiński, VP of Product PrimeAudience

“La personalizzazione degli annunci in un Internet libero e aperto si sta muovendo verso la privacy by design. Collettivamente abbiamo del lavoro da fare per garantire la prontezza del mercato prima dell’eliminazione dei cookie di terze parti nella seconda metà del 2024. IAB ritiene che il futuro sarà un portafoglio di strumenti, tecniche e standard interoperabili e Privacy Sandbox sarà senza dubbio una soluzione importante. Siamo lieti che il settore abbia l'opportunità di testare nuovi strumenti in Chrome e incoraggiamo gli sforzi continui per collaborare con tutto l'ecosistema”. - David Cohen, CEO IAB USA

Si tratta di un importante passo avanti verso il miglioramento della privacy per gli annunci che aiutano a finanziare un web aperto e gratuito, anche se il lavoro da fare continua.

Integrazione delle soluzioni e test sull’efficacia

La disponibilità generale implica che le tecnologie di Privacy Sandbox sono stabili e pronte per essere testate su larga scala dalle soluzioni pubblicitarie per supportare i casi d’uso fondamentali per inserzionisti e publisher. Abbiamo raggiunto questa fase dopo aver ricevuto numerosi feedback da parte del settore, quindi non abbiamo in programma di implementare modifiche significative alle interfacce delle API prima che vengano eliminati i cookie di terze parti. Le aziende che integrano le API di Privacy Sandbox nelle proprie soluzioni ora possono implementarle e testarle su larga scala per valutare il proprio grado di preparazione all'eliminazione dei cookie di terze parti in Chrome in programma per la seconda metà del 2024. Queste valutazioni possono includere esperimenti per valutare l’efficacia di Privacy Sandbox, in conformità con i nostri Impegni e in collaborazione con la Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito, e gruppi di test specifici agevolati da Chrome.

A partire dal quarto trimestre del 2023, sosterremo l'impegno nei confronti dei testing del settore con la possibilità di simulare il ritiro dei cookie di terze parti con una percentuale dei propri utenti. Nel primo trimestre del 2024, poi, disattiveremo i cookie di terze parti per l’1% di tutti gli utenti di Chrome, creando così gli ambienti necessari per testare l’efficacia delle API di Privacy Sandbox.

Addio ai cookie di terze parti

Il conto alla rovescia per il ritiro annunciato dei cookie di terze parti è iniziato. Non vediamo l’ora di continuare a collaborare con il settore per portare a termine questa transizione, supportando tra le altre cose l’adozione delle API di Privacy Sandbox e valutando la loro efficacia grazie ai test su larga scala.


Maggiori informazioni


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Espanderemo la disponibilità generale fino a raggiungere il 100% degli utenti nell’arco dei prossimi mesi, ma inizialmente circa il 3% degli utenti rimarrà escluso da questa modifica per assicurarci la possibilità di condurre test A/B appropriati.