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Blog di Google Italy

Google acquisisce Motorola Mobility per alimentare ulteriormente Android



Traduzione dall'Official Google Blog.

Sin dal suo lancio, nel novembre 2007, Android non solo ha aumentato enormemente le possibilità di scelta dei consumatori, ma ha anche migliorato l’esperienza mobile degli utenti. Oggi nel mondo ci sono oltre 150 milioni di dispositivi Android, più di 550.000 dispositivi attivati ogni giorno, attraverso una rete di circa 39 produttori e 231 operatori in 123 paesi. Dato l’incredibile successo di Android, siamo sempre alla ricerca di nuovi modi per alimentare ulteriormente l'ecosistema Android. Ecco perché sono così entusiasta di annunciare che oggi abbiamo deciso di acquisire Motorola Mobility.

Motorola ha una storia di oltre 80 anni fatta di innovazione in tecnologia e prodotti di comunicazione, e nello sviluppo di proprietà intellettuale, che hanno dato un forte impulso alla rivoluzione del mobile computing che stiamo vivendo oggi. Tra le numerose pietre miliari che ha introdotto nel settore c’è l'introduzione del primo telefono cellulare portatile al mondo, quasi 30 anni fa, e lo StarTAC-il telefono più piccolo e leggero mai realizzato al momento del lancio. Nel 2007, Motorola è stato uno dei membri fondatori della Open Handset Alliance che ha lavorato per rendere Android la prima piattaforma veramente aperta e globale per dispositivi mobili. Adoravo i miei telefoni Motorola dall'era StarTAC fino all’attuale DROID.

Nel 2008, Motorola ha deciso di adottare Android come unico sistema operativo per i suoi dispositivi smartphone. E 'stata una scommessa intelligente e siamo entusiasti del successo che hanno ottenuto finora. Siamo convinti che il loro business mobile sia sulla strada giusta e pronto per una crescita esplosiva.

Motorola è anche leader di mercato nei dispositivi casa e nelle soluzioni video per le aziende. Con il passaggio al protocollo Internet, siamo entusiasti di poter collaborare con Motorola e con il mercato per sostenere i nostri partner e accelerare l'innovazione in questo settore.

L’ impegno totale di Motorola Mobility per Android ha creato una combinazione naturale tra le nostre due aziende. Insieme, saremo in grado di creare esperienze ancora migliori per i nostri utenti, che alimenteranno ulteriormente l'intero ecosistema Android a vantaggio di consumatori, sviluppatori e partner in tutto il mondo.

Questa acquisizione non cambia il nostro impegno a mantenere Android una piattaforma aperta. Motorola rimarrà un licenziatario di Android e Android rimarrà aperto. Gestiremo Motorola come area di business a se stante. Molti partner produttori di hardware hanno contribuito al successo di Android e non vediamo l’ora di poter continuare a lavorare con tutti loro per offrire un'esperienza d'uso eccezionale.

Recentemente abbiamo spiegato come alcune aziende tra cui Microsoft e Apple si siano unite in attacchi anti-concorrenziali sui brevetti rivolti ad Android. Il Dipartimento di Giustizia americano è dovuto intervenire al termine di una recente asta per un brevetto per "proteggere la concorrenza e l'innovazione nella comunità del software open source", e sta attualmente esaminando i risultati dell'asta Nortel. L'acquisizione di Motorola aumenterà la concorrenza rafforzando il portafoglio di brevetti di Google, che ci permetterà di proteggere meglio Android dalle minacce anticoncorrenziali di Microsoft, Apple e di altre società.

La combinazione tra Google e Motorola non solo alimenterà ulteriormente Android, ma contribuirà anche a migliorare la concorrenza e ad offrire ai consumatori una più rapida innovazione, maggiore scelta e una user experience migliore.

Sono fiducioso che queste grandi esperienze creeranno un valore enorme per gli azionisti. Non vedo l'ora di accogliere i dipendenti Motorola nella nostra famiglia di Googler.

Dichiarazioni previsionali

Questo blog-post contiene dichiarazioni previsionali ai sensi della Sezione 27A del Securities Act del 1933 e della Sezione 21E del Securities Exchange Act del 1934. Queste dichiarazioni previsionali possono essere identificate in genere da espressioni quali: Google o il suo management “ritiene", "si aspetta", "anticipa", "prevede", "predice", "stima" o altre parole o frasi di significato simili. Allo stesso modo, le dichiarazioni di seguito riportate per descrivere l'operazione proposta, compreso il suo impatto finanziario, e le altre dichiarazioni relative alle opinioni del management, intenzioni o obiettivi, sono anch’esse dichiarazioni previsionali. Non è certo se alcuno degli eventi previsti in tali dichiarazioni previsionali si verificherà, o qualora uno di essi si verificasse, quale impatto potrà avere sui risultati operativi e la condizione finanziaria delle due imprese unitamente tra loro o il prezzo delle azioni di Google o Motorola rispettivamente. Queste dichiarazioni previsionali implicano rischi e incertezze che potrebbero determinare risultati effettivi materialmente diversi da quelli indicati nelle dichiarazioni previsionali, compreso, ma non limitatamente a, quanto attiene: - alla capacità delle parti di portare a termine la transazione proposta e la verificazione delle condizioni sospensive relative al completamento della transazione proposta, compresa la capacità di garantire approvazioni regolamentari in assoluto o in modo tempestivo; - alla capacità di Google di integrare con successo l’azienda di Motorola, le rispettive linee di prodotto e la tecnologia; - alla capacità di Google di implementare i propri piani, le previsioni e altre aspettative in relazione alle attività di Motorola sucessivamente al completamento della transazione e realizzare ulteriori opportunità di crescita e innovazione; - nonchè a altri rischi e fattori importanti, contenuti e indicati nei documenti depositati da Google presso la Securities and Exchange Commission ("SEC"), ciascuno dei quali può determinare che i risultati effettivi differiscano materialmente dalle dichiarazioni previsionali. Le dichiarazioni previsionali contenute in questo comunicato stampa sono rese esclusivamente sulla base di quanto noto alla data odierna. Google non si assume alcun obbligo di aggiornare le dichiarazioni previsionali per riflettere successivi eventi o circostanze.